Insieme a quello napoletano, romano e bolognese, anche il presepe genovese vanta una lunga tradizione. A partire dal Settecento, a Genova nasce una vera e propria scuola d’arte presepiale. Si tratta di botteghe artigiane che si dedicavano alla realizzazione di statuine di pregevole fattura, ricavate da legno, ceramica, ma anche carta, utilizzata per produrre sagome disegnate.
Il Presepe genovese al Santuario della Madonnetta
Tra le botteghe più rinomate, vi è quella dello scultore locale Anton Maria Maragliano. Molte delle sue opere sono conservate nel Museo del Presepe di Imperia. Nel Santuario di Nostra Signora di Carbonara (noto come Santuario della Madonnetta), un’area di circa cento metri quadrati è dedicata ad un presepe a scena fissa, di ambientazione prevalentemente urbana, realizzato dalla scuola di Maragliano.
Cinque quadri riccamente decorati accompagnano il visitatore in un percorso che nei tre quadri centrali mostra un’ideale Genova del ‘600/’700, con i tipici carrugi (l’intricata ragnatela di vicoli del centro storico). I due quadri laterali sono invece ambientati uno nella campagna fuori città e l’altro a Gerusalemme.
Altri presepi genovesi
Tra i presepi genovesi più prestigiosi, ci sono sicuramente quelli allestiti nella Cattedrale di San Lorenzo e nella chiesa di Santa Caterina in Portoria. Nel primo è di notevole valore artistico il gruppo marmoreo della natività; nel secondo notiamo una tipica figura del presepe genovese, il mendicante, che fa da contrasto allo sfarzoso corteo dei Magi. Di grande impatto scenografico sono i presepi conservati nella chiesa di San Nicola da Tolentino e nei conventi delle Clarisse e dei monaci Benedettini.
Da menzionare anche il presepe del Santuario della Madonna della Guardia, completamente meccanizzato e realizzato con noccioli di pesca e gusci di noce. Singolare inoltre il presepe di ceramica del Santuario del Bambino Gesù di Praga ad Arenzano, realizzato dallo scultore Eliseo Salino.
Un presepe meccanizzato molto affascinante è quello di Crevari, presso Voltri, con laghetti, torrenti e il ciclo giorno/notte che cambia rispetto alle quattro stagioni. Singolari sono il presepe dell’oratorio del quartiere Fontanegli, realizzato con foglie di granturco, e quello in ardesia dell’oratorio di San Rocco a Traso.
Nella vicina Pentema, frazione di Torriglia con meno di 50 abitanti, fra dicembre e gennaio si allestisce un presepe del tutto originale. Tra i vicoli e nelle case vengono posti personaggi a grandezza naturale, vestiti con costumi d’epoca e intenti alle loro attività quotidiane.