Un’antica tradizione
Non tutti sanno che una delle tradizioni presepiali più antiche è quella bolognese, nata intorno al XIII secolo. Come ricordavamo in questo articolo, proprio a Bologna è conservato il più antico presepe del mondo, costituito da cinque statue scolpite in tronchi di tiglio e olmo. Nel comune di Porretta Terme, la parrocchia di Capugnano conserva inoltre sei statuine di terracotta policroma risalenti al 1560. Raffigurano Giuseppe, Maria, il Bambino, un angelo e due pastori.
La produzione di sculture presepiali, e di arte sacra in generale, è giustificata a Bologna dalla posizione geografica della città. Essa era infatti meta di sosta per i pellegrini che si recavano a Roma o a Gerusalemme (imbarcandosi in Puglia), ma vi transitavano anche coloro che erano diretti a Santiago de Compostela.
Dal XVIII secolo, agli artisti si affiancarono le botteghe artigiane, che iniziarono a lavorare anche per i privati. Per vendere i prodotti da loro realizzati, venne istituita la Fiera di Santa Lucia, nel periodo a cavallo del 13 dicembre. Quella della fiera è una tradizione che continua ancora oggi.
I personaggi tipici
Rispetto a quello artistico napoletano, il presepe bolognese si caratterizza per l’uso di figure scolpite o modellate per intero, senza l’aggiunta successiva di abiti o accessori. Il materiale di partenza può essere terracotta, cartapesta, legno, gesso, secondo le esigenze o l’estro dell’artigiano.
Alcune esposizioni permanenti di presepi tradizionale sono presenti in musei quali il Museo Davia Bargellini, il Museo della Beata Vergine di San Luca e la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Singolare iniziativa è “Il Presepio nelle famiglie e nelle collettività”. Si tratta di una gara diocesana, istituita nel 1954, a cui possono partecipare tutti (singoli, famiglie, scuole, caserme, condomini, ecc…). Creata per promuovere la pratica cristiana del presepio nella comunità locale, è diventato un appuntamento fisso per i bolognesi.
Degni di nota sono infine tre tipici pastori del presepe bolognese: la Meraviglia, rappresentata di solito da una donna con le braccia alzate e la faccia stupita; il Dormiglione è (come il Benino napoletano) il pastore che dorme e non si accorge di quanto accade intorno; la Curiosa è una donna che guarda la scena ma non si avvicina.